Nel 2001, 17 sviluppatori di software di riconosciuta fama hanno formulato il «Manifesto per l’Agilità», che è diventato una pietra miliare del moderno movimento per l’agilità. A fondamento del Manifesto per l’Agilità ci sono quattro principi guida:

  • gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti
  • il software funzionante più che la documentazione esaustiva
  • la collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti
  • rispondere al cambiamento più che seguire un piano

Il Manifesto per l’Agilità è stato poi ulteriormente sviluppato e comprende ora varie metodologie per la gestione dei progetti e dell’innovazione nonché diverse forme organizzative. Per quanto possa essersi diversificato, l’approccio agile continua fondamentalmente a descrivere una determinata cultura/mentalità all’interno di un’organizzazione, caratterizzata, per esempio, da uno stile di pensiero orientato alla crescita, da una forte attenzione al cliente, da risposte rapide e dinamiche al cambiamento, dalla disponibilità ad aprirsi a nuovi processi di apprendimento, dall’utilizzo di errori e feedback quali risorse per crescere e da un atteggiamento di fondamentale apprezzamento tra le persone.

Un mondo del lavoro agile offre maggiori opportunità di autodeterminazione e realizzazione personale. Tuttavia, possono sorgere nuovi oneri, ad esempio per quanto riguarda la trasparenza o l’aumento del ritmo di lavoro. È importante controllare il livello di stress anche negli ambienti di lavoro agili, perché lo stress, se protratto nel tempo, mette in pericolo la salute e riduce le capacità lavorative. Per capire quanto siete stressati, potete utilizzare questo questionario.

Promozione Salute Svizzera propone una panoramica delle opportunità e dei rischi del lavoro agile per la salute psichica (pagina 3): Link al PDF.